martedì 10 febbraio 2009

Non solo violenza fisica...
La violenza sulle donne, come già detto e sottolineato in precedenza, non è solo violenza fisica. Esistono altri tipi di violenze che non lasciano segni evidenti sul corpo, ma che sono lesivi della persona tanto quanto i maltrattamenti fisici. In questo articolo mi soffermo sulla violenza psicologica e sulla violenza economica (che viene spesso inserita nella violenza psicologica): le informazioni sono state reperite dal sito del Centro Antiviolenza Artemisia. I dati invece sono tratti dal documento ufficiale ISTAT 2006.


LA VIOLENZA PSICOLOGICA


La violenza psicologica accompagna sempre la violenza fisica e la prepara anche quando non degenera verso questo tipo di maltrattamento. Il messaggio che passa attraverso il maltrattamento psicologico è che chi ne è oggetto è una persona priva di valore. Ciò induce in qualche modo chi lo subisce ad accettare in seguito anche comportamenti violenti. Si tratta spesso di atteggiamenti che si insinuano gradualmente nella relazione e finiscono così con l’essere accolti dalla donna, al punto che spesso essa non riesce nemmeno a vedere quanto le siano dannosi e insidino la sua identità.


Allo stesso tempo il maltrattamento psicologico procura una grande sofferenza, e parte del dolore provato dipende dal non riuscire a dare un nome a questo stato di grave disagio: la donna continua a sentirsi confusa e sofferente, ma senza capirne il perché. Per questa ragione è sempre importante con le donne parlare e indurle a esplicitare quello che sta succedendo, perché possono non rendersi conto che quello che stanno subendo è un vero e proprio maltrattamento. Le tipologie e le modalità di maltrattamento sono molteplici, di seguito ne abbiamo identificate sei delle più comuni:


-Svalorizzazione (ad es. convincere la donna che non vale niente, dirle che è sessualmente inadeguata, sminuirla nella sua femminilità, offenderla, dirle che è stupida, che non capisce niente, critiche continue, distruzione delle amicizie ecc..)
-Trattare come un oggetto (ad es. richiesta di cambiare il proprio aspetto fisico, manipolare lo stato psichico della donna, maniacale ossessività, controllo di dove va la donna e cosa fa, gelosia eccessiva, costringere ad avere rapporti sessuali)
eccessiva attribuzione di responsabilità (ad es. nell’organizzazione del menage familiare, accusarla delle difficoltà dei figli, costringerla a farsi carico di tutte le spese familiari ecc..)

-Indurre senso di privazione (ad es. privazione di contatti sociali, indurre ansia e insicurezza sul futuro, privazione dei rapporti con la famiglia d’origine ecc..)
distorsione della realtà oggettiva (ad es. critica continua alla visione del mondo della donna, negazione dei sentimenti delle donne, far sentire in colpa la donna perché rifiuta i rapporti sessuali, cercare di far sembrare normali gravi maltrattamenti e abusi ecc…)
-Paura (ad es. minacce di percosse, rompere oggetti, sbattere porte, minacce di togliere i figli, minacce di morte, imprevedibilità ecc…)
-La violenza psicologica può portare alla morte tanto quanto la violenza fisica, perché distrugge l'autostima della persona che ne è vittima.

Le donne che hanno sperimentato comportamenti di violenza psicologica da parte del partner attuale sono spesso vittime di violenza fisica o sessuale. Fatte 100 le donne che hanno subito violenza fisica e sessuale dal partner, il 90,5% ha subito anche violenza psicologica. Nel 50,4% dei casi si verifica violenza fisica associata a quella psicolgica, nel 26,8% (ma soprattutto nel caso degli ex mariti) si verificano contemporaneamente i tre tipi di violenza.

2 commenti:

  1. Buona sera,
    sono Luca Costalonga e ho trovato questo blog interessante. Questo perché ho avuto tempo fa occasione di approfondire questo argomento, molto vasto, in un ambito ben preciso: la deumanizzazione della donna oggetto attraverso le barzellette sessiste. Attraverso i miei studi, con la collaborazione del prof. Jeroen Vaes, professore di Psicologia Sociale dell'Università di Padova, ho analizzato che tra i vari comportamenti negativi verso la donna c’è senz’altro la molestia sessuale. Tale atto è stato messo a fuoco nell’ambito della ricerca scientifica e si è visto che sia per le definizioni legali che pure per quelle scientifiche si è sottolineato il fatto che l’esperienza soggettiva della vittima è fondamentale per denotare un comportamento come “molestia sessuale”.
    Ciò significa che la molestia sessuale fa parte di un ampio spettro di fenomeni in cui è emerso fanno parte pure le barzellette sessiste.
    Dalle mie conlusioni ho notato che esiste un legame tra il diveritimento di tali barzellette e il livello in cui la persona oggettifica e deumanizza la donna.

    Luca Costalonga

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  2. Salve Luca,
    Mi fa molto piacere vedere che ci sono persone come lei che ci credono ancora alla difesa della Donna,persone che hanno valore sane.
    Spero di incontrarla presto nel mio Blog con altri argumenti perchè la Donna va difesa.
    Grazie e a presto
    Constantin

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